ORE 21 / DUOMO
SERATA STREGATA
con i cinque finalisti del Premio Strega 2022
Conduce Stefano Petrocchi
Come ormai accade da molte edizioni, anche a SalernoLetteratura 2022 arrivano – grazie alla collaborazione con la Fondazione Bellonci – i finalisti del più importante premio letterario italiano. A dialogare con il pubblico le scrittrici e gli scrittori che si contenderanno la vittoria il 7 luglio a Roma nel Ninfeo di Villa Giulia.
Una occasione speciale per entrare in contatto con
il “mondo stregato” della narrativa italiana, e con le
proposte candidate al prestigioso riconoscimento
letterario voluto da Maria e Goffredo Bellonci nel 1947.
Lo Strega Tour è promosso da Fondazione Bellonci,
Strega Alberti e BPER Banca
ORE 21 / DUOMO
SERATA STREGATA
con i cinque finalisti del Premio Strega 2022
Conduce Stefano Petrocchi
Come ormai accade da molte edizioni, anche a SalernoLetteratura 2022 arrivano – grazie alla collaborazione con la Fondazione Bellonci – i finalisti del più importante premio letterario italiano. A dialogare con il pubblico le scrittrici e gli scrittori che si contenderanno la vittoria il 7 luglio a Roma nel Ninfeo di Villa Giulia.
Una occasione speciale per entrare in contatto con
il “mondo stregato” della narrativa italiana, e con le
proposte candidate al prestigioso riconoscimento
letterario voluto da Maria e Goffredo Bellonci nel 1947.
Lo Strega Tour è promosso da Fondazione Bellonci,
Strega Alberti e BPER Banca
Il duomo di Salerno fu costruito tra il 1080 ed il 1085 dopo la conquista della città da parte di Roberto il Guiscardo, mentre era arcivescovo Alfano I, poeta e medico della famosa Scuola medica salernitana
La facciata ed il campanile in stile barocco, prima di essere riportati all'aspetto originario negli anni '50
La chiesa fu consacrata nel giugno del 1084 dal papa Gregorio VII, ospite in esilio della città.
Costruito su un'omonima chiesa paleocristiana dedicata a santa Maria degli Angeli, sorta a sua volta sulle rovine di un tempio romano, i lavori iniziali erano di ben più modesta fattura. I progetti furono ampliati successivamente con il ritrovamento delle spoglie di san Matteo, tumulate nell'antica chiesa il 4 maggio 954 e venute alla luce con la progressiva demolizione di questa.
A causa dell'eccessiva celerità con cui fu costruita e a cedimenti di terreno dovuti a numerosi sismi, subì nei secoli vari rifacimenti; si ricorda in particolare quello a seguito del terremoto del 1688 ad opera degli architetti Ferdinando Sanfelice, Arcangelo Guglielmelli e soprattutto Carlo Buratti romano, di origine ticinese, al quale si deve l'attuale aspetto interno e la volta ad incannucciata. Di recente è stato in parte riportato alla originaria struttura romanica.